Stamattina ho notato il sacchetto di carta ancora pieno di grappoli d'uva fragola che ho comprato venerdì scorso in una cascina biologica. Pur essendo deliziosa non riesco a mangiarne in grande quantità perché non riesco a ingoiare con facilità semini e bucce, e quindi dopo aver spiluccato 3 o 4 acini perdo la pazienza :) Così ho pensato di fare un bel succo, per evitare che andasse a male!
Stavo per montare la mini centrifuga del robot da cucina, che trattiene semi e polpa.. ma ero un po' restia al farlo, sia perché la polpa rimanente, mischiata ai semi, non sarebbe stata allettante da mangiare (ed era triste perderla) sia perché ho letto che la velocità della centrifuga rovina le molecole della frutta, portando quindi a una perdita delle peculiari vitamine e proprietà benefiche. Sarebbe stato proprio un peccato.
Cercando su internet un metodo alternativo alla centrifuga - e alla cottura - non ho trovato assolutamente nulla, però per caso leggendo la parola "passa-verdure" mi è venuta l'illuminazione! Mi ricordavo di averne visto uno sparso per la casa, appartenente alla nonna, ma era un'immagine molto vaga. Eppure l'ho trovato subito, nel primo stipetto che ho provato ad aprire! Ho sorriso (e saltellato) di gioia come una bambina che vince il suo peluche preferito al lunapark!
Così mi sono cimentata, e piano piano, girando con dolcezza e pazienza, è uscito un succo color magenta profumatissimo e ricco di polpa. Non vi posso dire che era buono, perché non basterebbe! Un nettare delizioso, da gustare lentamente ad ogni sorso! Favoloso!
Ho dovuto filtrarlo con un colino perché qualche semino nel frattempo si era sminuzzato ed era colato nei buchetti del passa-verdure insieme al succo. Nel colino ho lasciato appositamente un pochetto di polpa, per poterla usare come maschera per il viso! Difatti ho scoperto che i polifenoli contenuti in generale nell'uva evitano la degradazione dell’elastina e del collagene, contribuendo a mantenere l’elasticità della pelle. Ora sto per l'appunto scrivendo con la faccia tutta impiastricciata di polpa, ma questa volta vi risparmio la foto!
Sto prendendo piano piano l'abitudine, quando mangio la frutta, di metterne un pochino da parte per mani e viso, ricavandone succo o polpa, perché di qualunque frutto si tratti, sarà sicuramente antiossidante e ricco di vitamine, e non potrà che fare bene alla nostra pelle. Esistono tantissime ricette nel web per le maschere a base di frutta, e qualcuna l'ho anche postata nella sezione del sito "cosmesi naturale" ma ho deciso che d'ora in avanti andrò a fantasia, provando frutta di tutti i colori (senza però azzardare miscugli strani).
Per ultimo, ho pensato di non buttare neanche gli scarti dell'uva rimasti nel passino (semini e bucce), e di provare a bollirli per ricavare un acquerello color magenta!
Vi farò sapere se l'esperimento avrà buon esito :)
Stavo per montare la mini centrifuga del robot da cucina, che trattiene semi e polpa.. ma ero un po' restia al farlo, sia perché la polpa rimanente, mischiata ai semi, non sarebbe stata allettante da mangiare (ed era triste perderla) sia perché ho letto che la velocità della centrifuga rovina le molecole della frutta, portando quindi a una perdita delle peculiari vitamine e proprietà benefiche. Sarebbe stato proprio un peccato.
Cercando su internet un metodo alternativo alla centrifuga - e alla cottura - non ho trovato assolutamente nulla, però per caso leggendo la parola "passa-verdure" mi è venuta l'illuminazione! Mi ricordavo di averne visto uno sparso per la casa, appartenente alla nonna, ma era un'immagine molto vaga. Eppure l'ho trovato subito, nel primo stipetto che ho provato ad aprire! Ho sorriso (e saltellato) di gioia come una bambina che vince il suo peluche preferito al lunapark!
Così mi sono cimentata, e piano piano, girando con dolcezza e pazienza, è uscito un succo color magenta profumatissimo e ricco di polpa. Non vi posso dire che era buono, perché non basterebbe! Un nettare delizioso, da gustare lentamente ad ogni sorso! Favoloso!
Ho dovuto filtrarlo con un colino perché qualche semino nel frattempo si era sminuzzato ed era colato nei buchetti del passa-verdure insieme al succo. Nel colino ho lasciato appositamente un pochetto di polpa, per poterla usare come maschera per il viso! Difatti ho scoperto che i polifenoli contenuti in generale nell'uva evitano la degradazione dell’elastina e del collagene, contribuendo a mantenere l’elasticità della pelle. Ora sto per l'appunto scrivendo con la faccia tutta impiastricciata di polpa, ma questa volta vi risparmio la foto!
Sto prendendo piano piano l'abitudine, quando mangio la frutta, di metterne un pochino da parte per mani e viso, ricavandone succo o polpa, perché di qualunque frutto si tratti, sarà sicuramente antiossidante e ricco di vitamine, e non potrà che fare bene alla nostra pelle. Esistono tantissime ricette nel web per le maschere a base di frutta, e qualcuna l'ho anche postata nella sezione del sito "cosmesi naturale" ma ho deciso che d'ora in avanti andrò a fantasia, provando frutta di tutti i colori (senza però azzardare miscugli strani).
Per ultimo, ho pensato di non buttare neanche gli scarti dell'uva rimasti nel passino (semini e bucce), e di provare a bollirli per ricavare un acquerello color magenta!
Vi farò sapere se l'esperimento avrà buon esito :)