* tradotte in islandese :) dev'essere una lingua molto affascinante
Volevo porgervi le mie scuse* perché negli ultimi tempi ho concentrato la mia attenzione principalmente verso l'artigianato, la cucina naturale e il fai da te, che sono pur sempre pratiche eco-sostenibili, ma non è giusto trascurare altri argomenti importanti. Si tratta però di un'esplosione artistica molto salutare per me, e quindi ci tengo a viverla e a condividerla con voi. Mi affretto comunque ad aggiornare tutte le altre sezioni, perché di argomenti che bollono in pentola ce ne sono tanti!
* tradotte in islandese :) dev'essere una lingua molto affascinante
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"Chi pianta alberi, sappia che altri ne godranno l'ombra" (Proverbio cinese)
Il contributo che ciascuno di noi potrebbe offrire personalmente alla Terra è decisamente minimo, quasi superfluo si potrebbe pensare. Ed è questo uno dei motivi per cui esiste purtroppo una marcata indifferenza di fronte a grossi problemi ambientali. Io però mi aggrappo fortemente all'idea che se una singola goccia d'acqua cambia impercettibilmente il livello del mare, 6 miliardi di gocce (quasi 7 ormai) possono invece fare la differenza. E non è soltanto una mia immaginazione, ma un fatto scientifico. Superato questo ostacolo, ce ne sono altri due terribili: l'ignoranza e l'egoismo. La mia più grande aspirazione sarebbe quella di riuscire ad abbattare tali muri imponenti, e questo blog vuole appunto essere il primo semplice passo di un lungo cammino. Innanzitutto ci sono alcuni concetti importanti che forse non sono chiari: 1) I combustibili fossili costituiscono le fondamenta dello stile occidentale. E’ a loro che dobbiamo dire grazie se possiamo vantare infiniti comfort diventati ormai irrinunciabili. Fin qui mi sembra chiaro a tutti. Il problema è che NON sono risorse rinnovabili, questo significa che presto (molto presto) finiranno, e a tal proposito vi sarete sicuramente accorti di quanto stia aumentando il prezzo del petrolio, proprio perché è una risorsa in continuo declino. Ora, invece di mettersi le mani nei capelli e nascondersi sotto al tavolo, o al contrario, fischiettare e far finta di niente, bisogna concentrare l’attenzione su quello che possiamo fare noi in prima istanza per migliorare la situazione, ossia ridurre il nostro impatto ambientale. Vengono in nostro aiuto le magiche risorse rinnovabili, eco-sostenibili. Questo è uno tra gli argomenti che vorrei approfondire. 2) Se i nostri bisnonni avessero avuto la stessa “accortezza” che abbiamo noi, di calpestare il mondo, non ne saremmo stati per niente felici. E allora cosa stiamo lasciando ai nostri nipoti? Lavarcene le mani solamente perché prima o poi non sarà più un nostro problema, è un comportamento da estinguere, a meno che non vogliamo far sì che sia la nostra specie ad estinguersi! A volte desidero quasi che avvenga, per poter dare un po’ di tregua al nostro Pianeta e a tutte le altre specie che lo “affittano” educatamente! 3) Se all’apparenza i problemi ambientali non ci sfiorano neanche lontanamente, dobbiamo renderci conto che in realtà anche la nostra salute ne è decisamente intaccata. Infatti il principio dell’industria è quello di vendere la più grande quantità di prodotti al minor costo, e per raggiungere questo obiettivo, pare logico osservare che le materie prime utilizzate debbano essere le più scarse, ed è ciò che nuoce alla nostra salute. Ma di questo ne parleremo in maniera più approfondita nella sezione denominata appunto: “Salute”. Ora vi rimando agli accorgimenti che ognuno di noi dovrebbe avere, in casa e fuori casa, per un consumo più eco-sostenibile. Daniela G. Era il 2010, quando nel web emerse un semplice invito: "La vita in un giorno è un esperimento globale storico per creare il primo lungometraggio al mondo generato dagli utenti: un documentario girato in un solo giorno da tutti voi. Il 24 luglio, gli utenti avranno 24 ore di tempo per immortalare uno spaccato della loro vita con la videocamera. I filmati più avvincenti e particolari verranno montati in un film documentario sperimentale prodotto da Ridley Scott e diretto da Kevin Macdonald." Ora su YouTube è possibile vedere il risultato di questo esperimento, diviso in 7 parti. http://www.youtube.com/playlist?list=PL7AABD485E0F5F6E2 Ho appena finito di vederlo e non posso che condividerlo con voi, e inserirlo in questa categoria: il fascino della Natura, la natura umana, in tutte le sue sfaccettature: le abitudini del mattino, la semplicità dei piccoli momenti che arricchiscono la giornata, la noia, e poi ancora...l'attesa, la paura, l'amore... per completare un quadro di sincera e commovente vulnerabilità. Mi ha fatto sentire un po' meno sola. Ecco la prima parte: Oggi ho provato a guardare The Secret. Ebbene sì, ma non sono neanche riuscita ad arrivare alla fine, perché fondamentalmente è la stessa minestra che girano e rigirano, ed è già tanto che siano riusciti a tirare fino a 90 minuti tondi di film. Sapevo già a cosa sarei andata incontro, ma ho voluto toccare meglio con mano le assurdità che propinano alla gente.
In realtà mi ha fatto pensare molto, a tal punto che desidero fortemente esprimere il mio disappunto. Film –documentari come questo, sono in grado di richiamare l’attenzione di un grande pubblico: il passaparola scorre veloce, e nel giro di poco tempo si trovano sulla bocca di tutti. E sarebbe davvero una gran cosa, dato lo scopo, ossia quello di rivelare al mondo il segreto per diventare davvero felici. Mi dispiace però, che il mezzo per raggiungere tutto questo passaparola, sia quello di esagerare concetti che di base potrebbero essere veri e davvero positivi per ri-concepire le nostre vite. Con un minimo di occhio critico, ci si può rendere conto con facilità che non esiste alcunissimo segreto. Vi spiego. Io sono d’accordissimo sul fatto che se ci si atteggia positivamente nei confronti delle brutte vicende, ci saranno più alte probabilità che le cose non peggiorino a nostro sfavore: se mi alzo al mattino col piede storto e mi sporco l’unica maglia pulita di dentifricio e trovo le scarpe inzuppate di pioggia perché dimenticate sul balcone, e a tutto questo non so trovare rimedio e mi surriscaldo come una teiera, è chiaro che sia più alto il rischio che io mi scotti con il caffè e dimentichi le chiavi della macchina dentro il beauty, per esempio, e di conseguenza tutto il resto della giornata andrà così male che la vorrò cancellare dal calendario! Tutto dipende da come affrontiamo le cose, che potrebbero andare diversamente se riuscissimo, in questo caso particolare, a trovare una veloce alternativa al nostro vestiario e un paio di scarpe d’emergenza, con il sorriso, pensando a quanto siamo buffi la mattina, con i segni del cuscino stampati sulla guancia, gli occhi gonfi dal sonno e i pensieri rallentati. Così come è più probabile che se entro in classe salutando raggiante professore e compagni, alla fine della lezione troverò più persone con cui parlare piacevolmente. In questo caso sono d’accordo con il film quando dice che le cose positive ci arrivano perché siamo noi ad attirarle. Ma non posso assolutamente credere che se: 1. scrivo su un pezzetto di carta il mio desiderio, come ad esempio una collana di swarosky (sia mai, preferirei una montagna di cacca di coniglio conservata in un vasetto) 2. mi concentro tantissimo e mi sforzo di provare l’entusiasmo che avrei se qualcuno me la regalasse (ossia diventar psicopatici e autistici) 3. e infine sono pronta a ricevere dall'universo ciò che ho richiesto Mi raccomando, c’è da considerare il “ritardo”, perché se i nostri desideri si esaudissero così in fretta, sarebbe un problema, perché potremmo trovarci, per esempio, un elefante in salotto, eh! Attenzione! Lo scopo del ritardo è infatti farci riflettere meglio su ciò che vogliamo! Ricordate che l’universo è paragonabile al genio della lampada, con l’unica differenza che i desideri sono infiniti! Capito?!! -.- A me spiace che certa gente credi a queste castronerie (Continua...) Mi ricordo di una vecchia frase tramandata dalla mia bis-nonna alla mia mamma..."Quando ti senti triste fai qualcosa con le mani". Sembra banale e inutile. Invece, in alcuni periodi, si rivelò come l'unico vero consiglio di cui avessi bisogno. Non importa in cosa preferisci convogliare le tue energie, basta che le usi per trasformare qualcosa.
Sono una drogata, sì, di dolci, mi tirano su per quel breve istante in cui li sciolgo in bocca, ma dopo poco risale il bisogno. Venero il cioccolato. Una triste sera, grigia e spenta, mi ritrovai a fissare il frigo vuoto (al tempo non ero ancora vegan): lo sportello ospitava soltanto un uovo ed una noce di burro (credo mi stesse supplicando di squagliarla pur di non rimanere chiusa lì dentro, in compagnia di un invitante spicchio di cipolla essiccato al suo fianco). Così presentai loro altri amici di cucina: veli di cacao, farina e zucchero. Quella sera danzarono e si fusero in una dolce miscela. Mai avrei creduto di poter trasformare l'opaca desolazione della mia credenza in un soffice muffin dal cuore cremoso. Non fu soltanto la sensazione di avere il paradiso tra le labbra a farmi ritornare il sorriso, ma la soddisfazione di averlo creato, di aver fatto sbocciare un fiore tra un cumulo di letame. E' d'allora che le mie mani non hanno più smesso di dirigere le danze. Ora socchiudo gli occhi e vedo colorato, denso, tangibile. E così un rotolo di carta igienica finito si è trasformato in un organizer per i cavi elettrici, il barattolo di ceci in un portapenne, il brik del succo di frutta in un portamonete, un quotidiano in un mazzolin di fiori. Spero potrete ammirare questa metamorfosi anche dentro di voi. D. Finché mi fido delle mie mani, sempre in evoluzione, quello che c'è intorno non è più così terribile. E' come un nido caldo in cui rifugiarsi. Non si deve cercare Questo nella persona di cui ci si innamora: più che un dono sarebbe una privazione, perchè presto o tardi potrebbe lasciarci soli, in una profonda voragine. Se vorrà, potrà entrare e condividerne con me il tepore, potrà lasciare qualche fogliolina colorata, un pugno di sabbia del deserto, un fiorellino che sboccia nel pentolino, un bacio al profumo di cannella, la luce dei suoi occhi, ed io, a mia volta, mi accascerò sognante nel suo Nido, tra veli di morbido velluto, e ombre danzanti di rami vibranti nelle pareti. Ma resterà per sempre, la Mia casina sull'albero, anche quando non potrò più andare a trovare la sua; anche quando nessuno busserà più alla mia finestra.
D. |