Uno sguardo all'etichetta di un prodotto a caso.
- Zucchero (Si, ma quanto?)
- Cacao magro 19.5 %
- Destrosio
- Emulsionante lecitine -di soia-
- Vitamine (tiamina, niacina, acido pantotenico, B6, folacina, C, D)
- Minerali (magnesio carbonato, ferro pirofosfato)
- Sale
- Cannella
- Aromi
Si tratta di semplice "cacao solubile per il latte", di cui preferisco non esplicitare la marca.
Bene, iniziamo da una considerazione sulle percentuali. Premettendo che gli ingredienti vengono elencati in ordine decrescente sulla base della loro quantità, se il cacao è presente per il 19,5% ed è secondo rispetto allo zucchero, significa che quasi l'80% di questo prodotto è composto solo da zucchero bianco!!!! E perché non l'hanno messa questa cifra, sottolineando soltanto quella del cacao? Mi ispira già poca trasparenza.
E uno potrebbe dire: se è buono così, perché no?
Ve lo dico io perché no: lo zucchero costa al massimo 1.40 € al kilo, mentre questo "cacao solubile" costa
quasi 7 € al kilo. Quindi vuol dire che quel 20 % di cacao e una manciata di vitamine li paghiamo oro!
Già, le vitamine..devono pur mettere qualcosa per far pensare che sia un prodotto genuino e indispensabile per la crescita dei bambini; e soprattutto per compensare gli altri ingredienti chimici, quali il destrosio e gli aromi, che fanno pensare a un prodotto tutt'altro che genuino, ma la presenza di aromi in tutti i prodotti industriali è ormai all'ordine del giorno. Questo vuole essere soltanto un esempio.
Per quanto mi riguarda non lo comprerei, ma principalmente perché viene a costare più la marca che altro, quando basterebbe un mezzo cucchiaino di cacao amaro (1.20 € circa per una confezione piccola) e 2 cucchiaini di zucchero di canna nel latte per ottenere su per giù lo stesso risultato. Se poi siete particolarmente affezionati agli aromi chimici fate pure :)
Apriamo gli occhi e puntiamo all'autoproduzione!
Good breakfast!
D.
Lo zucchero raffinato e i suoi pericoli
Lo zucchero bianco, che ogni giorno introduciamo nel nostro corpo direttamente così com'è o attraverso dolci, caramelle, bevande commerciali, conserve, liquori ecc., E' il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che uccide e sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella barbabietola o nella canna da zucchero che sono il punto di partenza per la produzione dello zucchero.
Le sostanze zuccherine sono alimenti importantissimi della nostra dieta poiché rappresentano la fonte primaria per la produzione di energia che serve a far funzionare correttamente tutto il nostro organismo, incominciando dal cervello fino a finire con i muscoli e per questo motivo devono essere completi di tutto ciò che la Natura ha loro fornito per cedere al nostro corpo, durante il processo dell'assimilazione, la loro ricchezza. Ma perché lo zucchero bianco, così come viene attualmente prodotto, è una sostanza innaturale dalle caratteristiche tossiche?
Il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, viene sottoposto a complesse trasformazioni industriali: prima viene depurato con latte di calce che provoca la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di calcio; poi, per eliminare la calce che è rimasta in eccesso, il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Il prodotto quindi subisce ancora un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro, successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione.
Sia arriva così allo zucchero grezzo. Da qui si passa alla seconda fase di lavorazione: lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno).
Il prodotto finale è una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza e viene venduta al pubblico per zuccherare gran parte di ciò che mangiamo.
Che cosa è rimasto del primo succo scuro ricco di vitamine, sali minerali, enzimi, oligoelementi che avrebbero dato tutto il loro benefico apporto di vita, di energia e di salute? Nulla! Anzi, per poter essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco ruba al nostro corpo vitamine e sali minerali (in particolare il Calcio e il Cromo) per ricostituire almeno in parte quell'armonia di elementi distrutta dalla raffinazione.
Le conseguenze di tale processo digestivo sono la perdita di calcio, nei denti e nelle ossa, con l'indebolimento dello scheletro e della dentatura. Ciò favorisce la comparsa di malattie ossee (artrite, artrosi, osteoporosi, ecc.) e delle carie dentarie che affliggono gran parte della civiltà occidentale. Cosa provoca il tossico zucchero bianco iperraffinato a livello intestinale? Provoca processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale e l'alterazione della flora batterica con tutte le conseguenze che ciò comporta (coliti, stipsi, diarree, formazione e assorbimento di sostanze tossiche, ecc.). A tal proposito avrete certamente notato il fastidioso senso di gonfiore e pesantezza che si avverte dopo aver mangiato dolci elaborati, ricchi di zucchero.
E' stato ampiamente verificato che le popolazioni non raggiunte dalla cosiddetta "civiltà bianca" non sono soggette a carie o a altre malattie dei denti. Con l'arrivo dei bianchi e dei loro prodotti alimentari raffinati (zucchero, dolciumi, alcool, pane), gli aborigeni dell'Australia, i Maori della Nuova Zelanda, gli Indios del Perù e dell'Amazzonia, i Pellerossa del Nordamerica ecc. hanno anch'essi cominciato ad essere soggetti alle stesse malattie dei bianchi e a riempire gli ambulatori dentistici e medici dei loro "civilizzatori"; l'incidenza della carie, che prima era una malattia a loro del tutto sconosciuta, è arrivata a colpire fino al 100% degli individui di queste popolazioni. Sono state indebolite e fiaccate nel corpo e nello spirito intere etnie distruggendone tradizioni e radici!
Lo zucchero bianco ha una grossa influenza sia sul sistema nervoso che sul metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione con conseguenti stati di irritabilità , falsa euforia, bisogno di prendere altro zucchero, ecc.. In realtà si crea una vera forma di dipendenza, come avviene con la droga o con la nicotina.
Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale subitanea salita, il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso glicemico detta "crisi ipoglicemica" caratterizzata da uno stato di malessere, sudorazione, irritabilità , aggressività , debolezza, bisogno di mangiare per sentirsi di nuovo su.
La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l'immissione in circolo, da parte dell'organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l'adrenalina che è l'ormone dell'aggressività , della difesa, della tensione.
Si può ben comprendere come questi continui "stress" ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un esaurimento delle energie con l'indebolimento di tutto l'organismo. Ciò è stato ampiamente verificato da studi condotti negli Stati Uniti dove la violenza e l'aggressività nei bambini, messe in relazione anche al tipo di dieta e ai cibi e zuccheri raffinati, hanno creato allarme e preoccupazione per tutte le conseguenze sociali che esse determinano.
A lungo andare uno dei sistemi più colpiti è proprio il sistema immunitario, poiché l'esaurimento delle forze e delle energie si traduce in una minore capacità di risposta alle aggressioni esterne e nella tendenza ad ammalarsi. Quando mangiamo 50 gr. di zucchero bianco, la capacità fagocitaria dei globuli bianchi si riduce del 76% e questa diminuzione del sistema di difesa dura circa 7 ore. Le gravi malattie che oggi affliggono l'umanità (cancro, AIDS, sclerosi, malattie autoimmuni, ecc.) nascono proprio da un indebolimento immunitario del quale lo zucchero bianco e l'alimentazione raffinata sono corresponsabili.
I danni dello "squisito veleno" bianco sono tanti altri ancora e a tutti i livelli: per esempio circolatorio (con l'aumento di colesterolo e danni alle arterie), epatico, intestinale, ponderale (con l'aumento di peso e l'obesità ), cutaneo. Quasi tutte queste malattie potrebbero essere prevenute sostituendo lo zucchero bianco con quello vergine integrale di canna o con miele, sempre vergine integrale. Vi siete chiesti perché continua ad essere commercializzato? E voi, che cosa potete fare per cambiare questo stato di cose?
Un semplice gesto (quello della sostituzione dello zucchero bianco) migliorerà la qualità della vita, proteggerà la vostra salute e quella dei vostri figli!
Tratto da: http://www.viveremeglio.org/0_tavola/06_zucchero.htm
Le sostanze zuccherine sono alimenti importantissimi della nostra dieta poiché rappresentano la fonte primaria per la produzione di energia che serve a far funzionare correttamente tutto il nostro organismo, incominciando dal cervello fino a finire con i muscoli e per questo motivo devono essere completi di tutto ciò che la Natura ha loro fornito per cedere al nostro corpo, durante il processo dell'assimilazione, la loro ricchezza. Ma perché lo zucchero bianco, così come viene attualmente prodotto, è una sostanza innaturale dalle caratteristiche tossiche?
Il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, viene sottoposto a complesse trasformazioni industriali: prima viene depurato con latte di calce che provoca la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di calcio; poi, per eliminare la calce che è rimasta in eccesso, il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Il prodotto quindi subisce ancora un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro, successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione.
Sia arriva così allo zucchero grezzo. Da qui si passa alla seconda fase di lavorazione: lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno).
Il prodotto finale è una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza e viene venduta al pubblico per zuccherare gran parte di ciò che mangiamo.
Che cosa è rimasto del primo succo scuro ricco di vitamine, sali minerali, enzimi, oligoelementi che avrebbero dato tutto il loro benefico apporto di vita, di energia e di salute? Nulla! Anzi, per poter essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco ruba al nostro corpo vitamine e sali minerali (in particolare il Calcio e il Cromo) per ricostituire almeno in parte quell'armonia di elementi distrutta dalla raffinazione.
Le conseguenze di tale processo digestivo sono la perdita di calcio, nei denti e nelle ossa, con l'indebolimento dello scheletro e della dentatura. Ciò favorisce la comparsa di malattie ossee (artrite, artrosi, osteoporosi, ecc.) e delle carie dentarie che affliggono gran parte della civiltà occidentale. Cosa provoca il tossico zucchero bianco iperraffinato a livello intestinale? Provoca processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale e l'alterazione della flora batterica con tutte le conseguenze che ciò comporta (coliti, stipsi, diarree, formazione e assorbimento di sostanze tossiche, ecc.). A tal proposito avrete certamente notato il fastidioso senso di gonfiore e pesantezza che si avverte dopo aver mangiato dolci elaborati, ricchi di zucchero.
E' stato ampiamente verificato che le popolazioni non raggiunte dalla cosiddetta "civiltà bianca" non sono soggette a carie o a altre malattie dei denti. Con l'arrivo dei bianchi e dei loro prodotti alimentari raffinati (zucchero, dolciumi, alcool, pane), gli aborigeni dell'Australia, i Maori della Nuova Zelanda, gli Indios del Perù e dell'Amazzonia, i Pellerossa del Nordamerica ecc. hanno anch'essi cominciato ad essere soggetti alle stesse malattie dei bianchi e a riempire gli ambulatori dentistici e medici dei loro "civilizzatori"; l'incidenza della carie, che prima era una malattia a loro del tutto sconosciuta, è arrivata a colpire fino al 100% degli individui di queste popolazioni. Sono state indebolite e fiaccate nel corpo e nello spirito intere etnie distruggendone tradizioni e radici!
Lo zucchero bianco ha una grossa influenza sia sul sistema nervoso che sul metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione con conseguenti stati di irritabilità , falsa euforia, bisogno di prendere altro zucchero, ecc.. In realtà si crea una vera forma di dipendenza, come avviene con la droga o con la nicotina.
Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale subitanea salita, il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso glicemico detta "crisi ipoglicemica" caratterizzata da uno stato di malessere, sudorazione, irritabilità , aggressività , debolezza, bisogno di mangiare per sentirsi di nuovo su.
La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l'immissione in circolo, da parte dell'organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l'adrenalina che è l'ormone dell'aggressività , della difesa, della tensione.
Si può ben comprendere come questi continui "stress" ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un esaurimento delle energie con l'indebolimento di tutto l'organismo. Ciò è stato ampiamente verificato da studi condotti negli Stati Uniti dove la violenza e l'aggressività nei bambini, messe in relazione anche al tipo di dieta e ai cibi e zuccheri raffinati, hanno creato allarme e preoccupazione per tutte le conseguenze sociali che esse determinano.
A lungo andare uno dei sistemi più colpiti è proprio il sistema immunitario, poiché l'esaurimento delle forze e delle energie si traduce in una minore capacità di risposta alle aggressioni esterne e nella tendenza ad ammalarsi. Quando mangiamo 50 gr. di zucchero bianco, la capacità fagocitaria dei globuli bianchi si riduce del 76% e questa diminuzione del sistema di difesa dura circa 7 ore. Le gravi malattie che oggi affliggono l'umanità (cancro, AIDS, sclerosi, malattie autoimmuni, ecc.) nascono proprio da un indebolimento immunitario del quale lo zucchero bianco e l'alimentazione raffinata sono corresponsabili.
I danni dello "squisito veleno" bianco sono tanti altri ancora e a tutti i livelli: per esempio circolatorio (con l'aumento di colesterolo e danni alle arterie), epatico, intestinale, ponderale (con l'aumento di peso e l'obesità ), cutaneo. Quasi tutte queste malattie potrebbero essere prevenute sostituendo lo zucchero bianco con quello vergine integrale di canna o con miele, sempre vergine integrale. Vi siete chiesti perché continua ad essere commercializzato? E voi, che cosa potete fare per cambiare questo stato di cose?
Un semplice gesto (quello della sostituzione dello zucchero bianco) migliorerà la qualità della vita, proteggerà la vostra salute e quella dei vostri figli!
Tratto da: http://www.viveremeglio.org/0_tavola/06_zucchero.htm
Glutammato e recettori
Il glutammato o acido glutammico, da un punto di vista nutrizionale è un amminoacido definito “non essenziale”, poiché può essere sintetizzato dall'organismo stesso, dal punto di vista biochimico svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo cellulare.
Negli alimenti, l'acido glutammico può essere presente in due forme: quella “legata” (ad altri aminoacidi) che contribuisce alla costruzione delle proteine, ed è quella più consistente, e quella “libera” come singolo aminoacido, quasi irrisoria.
Alcuni recenti studi hanno dimostrato che il glutammato presente nei cibi è la principale fonte di energia dell'intestino e che la sensazione di fame vorace è determinata proprio dalla presenza di questo aminoacido.
Del glutammato ingerito, solo una piccola percentuale viene assorbita dal corpo, il resto deve essere in qualche modo eliminato, con un dispendio energetico non indifferente! Ma non sempre si riesce a sbarazzarsi completamente del glutammato superfluo…
Introducendo con l’alimentazione una eccitotossina come il glutammato o l’aspartato, i loro livelli nel sangue aumentano da 20 fino a 40 volte.
Questo eccesso, oltre a stimolare tutti i recettori del corpo può creare serie problematiche alla salute.
Per capire questo meccanismo dobbiamo sapere che tutti i nostri organi (cervello, cuore, intestino, fegato, ecc.), hanno dei recettori specifici per il glutammato, perfino la barriera emato-encefalica del cervello.
Polmoni, ovaie, apparati di riproduzione e anche lo stesso sperma, le ghiandole adrenaliniche, le ossa e il pancreas sono controllate dai recettori del glutammato.
Si possono immaginare i recettori come delle speciali “serrature”, e le “chiavi” in grado di aprirle sarebbero alcune sostanze chimiche come appunto il glutammato e l’aspartato.
La barriera emato-encefalica, la cui funzione vitale è quella di proteggere il cervello da elementi nocivi esterni, è da sempre considerata una barriera insuperabile: una serratura inespugnabile.
Ma questo purtroppo non corrisponde al vero, perché tale barriera possiede recettori (serrature) all’interno e anche all’esterno della stessa, e quando arriva la chiave (glutammato e/o aspartato), queste “serrature chimiche” si aprono, schiudendo pericolosamente la porta a qualsivoglia sostanza tossica come i metalli pesanti, e non solo.
Continue aperture di questa barriera sono associate a patologie degenerative come i morbi di Parkinson, Huntington e Alzheimer (demenza senile), o comportamentali come il deficit di attenzione (A.D.D.), l’iperattività (A.D.H.D.), la sclerosi laterale, ecc.
I problemi non finiscono qua: assumendo con l’alimentazione un eccesso di glutammato, questo viene trasportato dal sangue in tutto il corpo, andando a stimolare tutti gli organi che hanno proprio quei recettori.
Capita che alcune persone dopo l’ingestione di queste sostanze hanno forti scariche di diarrea, proprio perché il glutammato stimola in questo caso i recettori che si trovano nell’esofago e nell’intestino. Altre persone invece, possono sviluppare la sindrome del colon irritabile e, se soffrono di reflusso esofageo, questo può peggiorare di molto.
Quando il fenomeno interessa il sistema cardiocircolatorio e in particolare il cuore, si possono scatenare infarti anche letali. Tutto l’intero sistema di conduzione del cuore è pieno di ogni sorta di recettori del glutammato!
Questa potrebbe essere una spiegazione del perché gli infarti sono in crescita esponenziale, sia tra persone giovani che tra sportivi.
La medicina ufficiale, come sempre non è in grado di spiegare questa vera e propria pandemia, mentre il neurochirurgo americano Russell Blaylock, ha le idee molto chiare in proposito.
La sua esperienza lo ha convinto a denunciare pubblicamente che quello che accomuna tutti questi casi, e cioè gli infarti tra giovani e sportivi, è un basso livello di magnesio nelle cellule e un alto livello di eccitotossine.
Quando il magnesio nel sangue è basso, i recettori del glutammato diventano ipersensibili e quindi le persone - specie gli atleti che non sopperiscono tale carenza dovuta ad un eccessivo sforzo fisico mediante una alimentazione sana - possono avere infarti improvvisi anche letali.
Riferendosi agli sportivi, il dottor Blaylock dice che: “se mangiano o bevono qualcosa che contiene glutammato (una diet-coke prima di allenarsi per esempio), si produce una iperattività cardiaca e potrebbero morire di infarto. L’infarto improvviso è dovuto a due cose: aritmia, molto più diffusa, e spasmi delle coronarie. Entrambe le cose potrebbero essere provocate dal glutammato”.[1]
I medici non conoscono i recettori del glutammato lungo tutto il condotto elettrico del cuore e nel suo muscolo.
Vi sono nel mondo occidentale milioni di persone che soffrendo di aritmia hanno cambiato il proprio stile di vita, ma nessuno dice loro di evitare glutammato e aspartame, che sono la maggior fonte di sovraccarico cardiaco! Nessuno glielo dice perché soprattutto i medici non prendono in considerazione questo serio problema.
Tutto quello appena detto per il glutammato vale anche per l’aspartato, che si trova principalmente nello zucchero chiamato aspartame, contenuto purtroppo in oltre 6000 prodotti alimentari diversi.
Il glutammato, come abbiamo visto prima, è presente in molti alimenti proteici come carni, salumi, uova, pesce, verdure, cereali, formaggi stagionati, ma anche in prodotti come glutammato monosodico (M.S.G. il comune dado per brodi), estratto di lievito, proteine vegetali idrolizzate, sodio caseinato, calcio caseinato, salse, cibi surgelati, prodotti da forno, piatti pronti, snack, maionese, ecc.
Spesso è presente nell’estratto di malto, brodo, condimenti e salse, mentre non è mai contenuto negli enzimi.
Un altro tassello importante per comprendere meglio il quadro generale sono le scoperte fatte nel 1989 dal dottor R.C. Henneberry e colleghi, i quali hanno dimostrato che se i neuroni sono deficitari di energia, diventano ipersensibili agli effetti tossici del glutammato e delle altre eccitotossine[2].
Usando neuroni dei cervelletto e cervello, i ricercatori hanno constatato che, quando i livelli di magnesio e glucosio erano correttamente presenti, il glutammato anche a livelli alti non causava la morte cellulare. Viceversa, quando il magnesio era scarso, anche piccolissime dosi di eccitotossine, erano in grado di uccidere i neuroni.
Questa scoperta, fatta oltre vent’anni fa, è estremamente importante per cercare di evitare i danni delle tossine.
Nel capitolo successivo vedremo come il magnesio aiuta i “canali del calcio” a chiudersi e quindi a proteggere le cellule.
La cosa importante da ricordare è che il magnesio offre una considerabile protezione contro le eccitotossine, e questa protezione si riduce ulteriormente quando il livello di energia del cervello è basso…
(…)
Tratto da: www.disinformazione.it
Negli alimenti, l'acido glutammico può essere presente in due forme: quella “legata” (ad altri aminoacidi) che contribuisce alla costruzione delle proteine, ed è quella più consistente, e quella “libera” come singolo aminoacido, quasi irrisoria.
Alcuni recenti studi hanno dimostrato che il glutammato presente nei cibi è la principale fonte di energia dell'intestino e che la sensazione di fame vorace è determinata proprio dalla presenza di questo aminoacido.
Del glutammato ingerito, solo una piccola percentuale viene assorbita dal corpo, il resto deve essere in qualche modo eliminato, con un dispendio energetico non indifferente! Ma non sempre si riesce a sbarazzarsi completamente del glutammato superfluo…
Introducendo con l’alimentazione una eccitotossina come il glutammato o l’aspartato, i loro livelli nel sangue aumentano da 20 fino a 40 volte.
Questo eccesso, oltre a stimolare tutti i recettori del corpo può creare serie problematiche alla salute.
Per capire questo meccanismo dobbiamo sapere che tutti i nostri organi (cervello, cuore, intestino, fegato, ecc.), hanno dei recettori specifici per il glutammato, perfino la barriera emato-encefalica del cervello.
Polmoni, ovaie, apparati di riproduzione e anche lo stesso sperma, le ghiandole adrenaliniche, le ossa e il pancreas sono controllate dai recettori del glutammato.
Si possono immaginare i recettori come delle speciali “serrature”, e le “chiavi” in grado di aprirle sarebbero alcune sostanze chimiche come appunto il glutammato e l’aspartato.
La barriera emato-encefalica, la cui funzione vitale è quella di proteggere il cervello da elementi nocivi esterni, è da sempre considerata una barriera insuperabile: una serratura inespugnabile.
Ma questo purtroppo non corrisponde al vero, perché tale barriera possiede recettori (serrature) all’interno e anche all’esterno della stessa, e quando arriva la chiave (glutammato e/o aspartato), queste “serrature chimiche” si aprono, schiudendo pericolosamente la porta a qualsivoglia sostanza tossica come i metalli pesanti, e non solo.
Continue aperture di questa barriera sono associate a patologie degenerative come i morbi di Parkinson, Huntington e Alzheimer (demenza senile), o comportamentali come il deficit di attenzione (A.D.D.), l’iperattività (A.D.H.D.), la sclerosi laterale, ecc.
I problemi non finiscono qua: assumendo con l’alimentazione un eccesso di glutammato, questo viene trasportato dal sangue in tutto il corpo, andando a stimolare tutti gli organi che hanno proprio quei recettori.
Capita che alcune persone dopo l’ingestione di queste sostanze hanno forti scariche di diarrea, proprio perché il glutammato stimola in questo caso i recettori che si trovano nell’esofago e nell’intestino. Altre persone invece, possono sviluppare la sindrome del colon irritabile e, se soffrono di reflusso esofageo, questo può peggiorare di molto.
Quando il fenomeno interessa il sistema cardiocircolatorio e in particolare il cuore, si possono scatenare infarti anche letali. Tutto l’intero sistema di conduzione del cuore è pieno di ogni sorta di recettori del glutammato!
Questa potrebbe essere una spiegazione del perché gli infarti sono in crescita esponenziale, sia tra persone giovani che tra sportivi.
La medicina ufficiale, come sempre non è in grado di spiegare questa vera e propria pandemia, mentre il neurochirurgo americano Russell Blaylock, ha le idee molto chiare in proposito.
La sua esperienza lo ha convinto a denunciare pubblicamente che quello che accomuna tutti questi casi, e cioè gli infarti tra giovani e sportivi, è un basso livello di magnesio nelle cellule e un alto livello di eccitotossine.
Quando il magnesio nel sangue è basso, i recettori del glutammato diventano ipersensibili e quindi le persone - specie gli atleti che non sopperiscono tale carenza dovuta ad un eccessivo sforzo fisico mediante una alimentazione sana - possono avere infarti improvvisi anche letali.
Riferendosi agli sportivi, il dottor Blaylock dice che: “se mangiano o bevono qualcosa che contiene glutammato (una diet-coke prima di allenarsi per esempio), si produce una iperattività cardiaca e potrebbero morire di infarto. L’infarto improvviso è dovuto a due cose: aritmia, molto più diffusa, e spasmi delle coronarie. Entrambe le cose potrebbero essere provocate dal glutammato”.[1]
I medici non conoscono i recettori del glutammato lungo tutto il condotto elettrico del cuore e nel suo muscolo.
Vi sono nel mondo occidentale milioni di persone che soffrendo di aritmia hanno cambiato il proprio stile di vita, ma nessuno dice loro di evitare glutammato e aspartame, che sono la maggior fonte di sovraccarico cardiaco! Nessuno glielo dice perché soprattutto i medici non prendono in considerazione questo serio problema.
Tutto quello appena detto per il glutammato vale anche per l’aspartato, che si trova principalmente nello zucchero chiamato aspartame, contenuto purtroppo in oltre 6000 prodotti alimentari diversi.
Il glutammato, come abbiamo visto prima, è presente in molti alimenti proteici come carni, salumi, uova, pesce, verdure, cereali, formaggi stagionati, ma anche in prodotti come glutammato monosodico (M.S.G. il comune dado per brodi), estratto di lievito, proteine vegetali idrolizzate, sodio caseinato, calcio caseinato, salse, cibi surgelati, prodotti da forno, piatti pronti, snack, maionese, ecc.
Spesso è presente nell’estratto di malto, brodo, condimenti e salse, mentre non è mai contenuto negli enzimi.
Un altro tassello importante per comprendere meglio il quadro generale sono le scoperte fatte nel 1989 dal dottor R.C. Henneberry e colleghi, i quali hanno dimostrato che se i neuroni sono deficitari di energia, diventano ipersensibili agli effetti tossici del glutammato e delle altre eccitotossine[2].
Usando neuroni dei cervelletto e cervello, i ricercatori hanno constatato che, quando i livelli di magnesio e glucosio erano correttamente presenti, il glutammato anche a livelli alti non causava la morte cellulare. Viceversa, quando il magnesio era scarso, anche piccolissime dosi di eccitotossine, erano in grado di uccidere i neuroni.
Questa scoperta, fatta oltre vent’anni fa, è estremamente importante per cercare di evitare i danni delle tossine.
Nel capitolo successivo vedremo come il magnesio aiuta i “canali del calcio” a chiudersi e quindi a proteggere le cellule.
La cosa importante da ricordare è che il magnesio offre una considerabile protezione contro le eccitotossine, e questa protezione si riduce ulteriormente quando il livello di energia del cervello è basso…
(…)
Tratto da: www.disinformazione.it
Grassi vegetali idrogenati, qualcosa da nascondere?
GRASSI VEGETALI SATURI con Milena Gabanelli.
Quasi mai specificati, molto dannosi per l'organismo: non metabolizzabili. Non si tratta solo di un video a carattere polemico, ma anzi, aiuta a una scelta più consapevole degli alimenti!
Guardatelo, è illuminante!
Quasi mai specificati, molto dannosi per l'organismo: non metabolizzabili. Non si tratta solo di un video a carattere polemico, ma anzi, aiuta a una scelta più consapevole degli alimenti!
Guardatelo, è illuminante!
Misto di oli scaldato con insuflazione di idrogeno gassoso all'interno più aggiunta di metalli catalizzanti che fanno partire la reazione.
Ovviamente l'organismo non ha gli enzimi per metabolizzarli.
Il processo di produzione dei vari oli vegetali, come la margarina è segreto aziendale!!!
Scelta etica per il nostro organismo: il prodotto che non dichiara sull'etichetta la composizione in termini nutrizionali e non evidenzia con chiarezza il tipo di grasso contenuto, va lasciato sullo scaffale del supermercato
Ovviamente l'organismo non ha gli enzimi per metabolizzarli.
Il processo di produzione dei vari oli vegetali, come la margarina è segreto aziendale!!!
Scelta etica per il nostro organismo: il prodotto che non dichiara sull'etichetta la composizione in termini nutrizionali e non evidenzia con chiarezza il tipo di grasso contenuto, va lasciato sullo scaffale del supermercato