Paragonando l'età della Terra (4,6 miliardi di anni) a una scala di 46 anni, noi siamo comparsi nelle ultime 4 ore, e la nostra rivoluzione industriale è avvenuta 1 minuto fa. In questo minuto abbiamo distrutto più del 50% delle foreste del mondo.
A me basta questa informazione per convincermi che devo cambiare radicalmente abitudini. Senza parlare di tutti gli altri gravi danni come il surriscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento del mare, dell’aria e del suolo, la drastica diminuzione delle specie animali o peggio la loro estinzione, l’invasione da parte dei nostri rifiuti etc.
Io tutto questo non lo riesco a ignorare, e non perché ho paura di morire prima del previsto, ma perché mi sento responsabile anche io di tanta distruzione, e perché amo il mio pianeta e tutte le specie che da miliardi di anni ne fanno parte, vivendo tra loro un equilibrio perfetto. Finché un giorno arriva l’uomo a spezzare l’armonia.
Molti sono sensibili all’argomento ma pensano di non poter cambiare le cose, perché si tratta di meccanismi troppo grandi, di certo non alla portata del singolo individuo. Ma pensiamo a quante cose impossibili per il singolo, vengono invece rese possibili dalla forza del gruppo: alzare una macchina con la sola forza delle braccia, bloccare il traffico durante le manifestazioni, suonare le quattro stagioni di Vivaldi. Sono esempi stupidi, ma credo facciano riflettere.
Allo stesso modo i piccoli grandi gesti di ognuno di noi sono importantissimi e possono essere davvero significativi per ridurre la nostra impronta ecologica. Io sto cercando di mantenere una vita il più possibile Eco Friendly. Può sembrare un sacrificio, invece io lo considero un piacere.
Dunque, in cosa consiste una vita Eco Friendly? Consiste nel chiedersi sempre che conseguenze possa avere ogni singola nostra azione sull’ambiente, nel fare delle scelte coscienziose e nel cambiare qualche abitudine. Per esempio “è proprio necessario stasera usare piatti e posate usa e getta per poi doverle gettare nell’indifferenziata?”. Può sembrare una scocciatura dover usare quelli in ceramica che dovranno essere lavati, soprattutto quando si è in tanti a mangiare, ma allora vengono in nostro aiuto i piatti biodegradabili, composti da materia vegetale. L’unica differenza sarà spendere qualche centesimo in più. E qui viene il problema. Anche secondo un piccolo sondaggio creato nella mia pagina facebook dove chiedevo “Quando fate la spesa a cosa date la priorità per scegliere un prodotto?” tra le opzioni più cliccate compare “basso costo”. Io non ho le tasche bucate, ma mi sento in dovere verso l’ambiente di porgere queste piccole attenzioni, anche perché presto o tardi la noncuranza potrebbe costarci ben più di qualche centesimo. Per lo stesso motivo scelgo carta riciclata (anche per quella igienica), di notte spengo lo standby degli elettrodomestici, raccolgo in un secchio l’acqua che uso per lavare la verdura e la riutilizzo per bagnare il giardino, spengo sempre le luci, non faccio lavatrici a una temperatura maggiore di 60°, baratto o riciclo in maniera creativa ciò che non mi serve invece di buttarlo. La lista delle azioni eco-friendly in realtà sarebbe molto lunga, non voglio propinarvela tutta, però vi assicuro che non è niente di troppo impegnativo e che se tra 6 miliardi di persone, anche solo la metà iniziasse ad attuarle, farebbe davvero la differenza.
Concludo citando una frase di Mahatma Gandhi che mi è stata molto d’aiuto in un periodo in cui credevo che i miei sforzi fossero del tutto inutili: “Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia”.
Daniela Ghiotto
A me basta questa informazione per convincermi che devo cambiare radicalmente abitudini. Senza parlare di tutti gli altri gravi danni come il surriscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento del mare, dell’aria e del suolo, la drastica diminuzione delle specie animali o peggio la loro estinzione, l’invasione da parte dei nostri rifiuti etc.
Io tutto questo non lo riesco a ignorare, e non perché ho paura di morire prima del previsto, ma perché mi sento responsabile anche io di tanta distruzione, e perché amo il mio pianeta e tutte le specie che da miliardi di anni ne fanno parte, vivendo tra loro un equilibrio perfetto. Finché un giorno arriva l’uomo a spezzare l’armonia.
Molti sono sensibili all’argomento ma pensano di non poter cambiare le cose, perché si tratta di meccanismi troppo grandi, di certo non alla portata del singolo individuo. Ma pensiamo a quante cose impossibili per il singolo, vengono invece rese possibili dalla forza del gruppo: alzare una macchina con la sola forza delle braccia, bloccare il traffico durante le manifestazioni, suonare le quattro stagioni di Vivaldi. Sono esempi stupidi, ma credo facciano riflettere.
Allo stesso modo i piccoli grandi gesti di ognuno di noi sono importantissimi e possono essere davvero significativi per ridurre la nostra impronta ecologica. Io sto cercando di mantenere una vita il più possibile Eco Friendly. Può sembrare un sacrificio, invece io lo considero un piacere.
Dunque, in cosa consiste una vita Eco Friendly? Consiste nel chiedersi sempre che conseguenze possa avere ogni singola nostra azione sull’ambiente, nel fare delle scelte coscienziose e nel cambiare qualche abitudine. Per esempio “è proprio necessario stasera usare piatti e posate usa e getta per poi doverle gettare nell’indifferenziata?”. Può sembrare una scocciatura dover usare quelli in ceramica che dovranno essere lavati, soprattutto quando si è in tanti a mangiare, ma allora vengono in nostro aiuto i piatti biodegradabili, composti da materia vegetale. L’unica differenza sarà spendere qualche centesimo in più. E qui viene il problema. Anche secondo un piccolo sondaggio creato nella mia pagina facebook dove chiedevo “Quando fate la spesa a cosa date la priorità per scegliere un prodotto?” tra le opzioni più cliccate compare “basso costo”. Io non ho le tasche bucate, ma mi sento in dovere verso l’ambiente di porgere queste piccole attenzioni, anche perché presto o tardi la noncuranza potrebbe costarci ben più di qualche centesimo. Per lo stesso motivo scelgo carta riciclata (anche per quella igienica), di notte spengo lo standby degli elettrodomestici, raccolgo in un secchio l’acqua che uso per lavare la verdura e la riutilizzo per bagnare il giardino, spengo sempre le luci, non faccio lavatrici a una temperatura maggiore di 60°, baratto o riciclo in maniera creativa ciò che non mi serve invece di buttarlo. La lista delle azioni eco-friendly in realtà sarebbe molto lunga, non voglio propinarvela tutta, però vi assicuro che non è niente di troppo impegnativo e che se tra 6 miliardi di persone, anche solo la metà iniziasse ad attuarle, farebbe davvero la differenza.
Concludo citando una frase di Mahatma Gandhi che mi è stata molto d’aiuto in un periodo in cui credevo che i miei sforzi fossero del tutto inutili: “Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia”.
Daniela Ghiotto